Jim Morrison così scriveva: "Sogna, perchè nel sogno puoi avere quello che la realtà non potrà mai darti".
Il sogno è l'attività della mente che ha luogo durante il sonno, ma anche ad occhi aperti e la cui natura continua ad essere oggetto di studio. Le emozioni, nei sogni, sono mediate. I sogni sono costituiti in parte da ricordi, con cambiamenti di scena frequenti. Le emozioni che il sogno suscita son dovute alle reazioni dell'organismo caratterizzate da modificazioni fisiologiche e psichiche. Tutti sogniamo e subiamo grandi emozioni che spesso condizionano le nostre giornate, ci turbano, ci rendono ilari, ci riempiono di speranze o ci frustrano, spesso ci fanno pensare al soprannaturale. Il tempo, permette alla nostra mente di consegnare i sogni all'oblio per occuparsi della quotidianità.
Sogno e fantasia sono compagni inseparabili dell'uomo, lo accompagnano dalla nascita alla morte. Realizzato un sogno subito l'uomo ne cavalca un'altro, e poi ancora un'altro.
Chi è più sognatore di un poeta, di un pittore, di un artista? Il sogno e la fantasia sono gli elementi senza i quali l'Arte è solo un ripetersi di gesti quasi incomprensibili, che non danno sensazioni, non regalano emozioni.
IL MIO VASO GRECO
Il mio vaso più caro
fa bella mostra sulla mia scrivania
dinnanzi ai miei occhi.
E' pieno d'ambrosia
e d'ogni dolcezza,
decorato con ambra
è dentro una teca
di fine cristallo.
Io godo ammirarne le forme,
lo sfioro con gli occhi soltanto,
non voglio sciuparlo.
E' bello il mio vaso, il più bello,
dalle anse dorate
e dall'orlo di filigrana,
adornato di fine corallo.
Non ci dormo la notte
a pensarlo incrinato
e raccoglierne i cocci.
VISIONE
Assorto tra le carte
cercavo di finire il mio lavoro,
fuori era scesa la sera
l'ultimo nuvolone era passato
ultime gocce sul vetro appannato
ultimo sguardo, ultimo pensiero.
Nella penombra, oltre lo scrittoio
m'appare un'insolita bellezza,
allo stupor sorride ed indietreggia
illuminando l'angolo più buio.
- Chi sei - le chiedo con timore
e aspetto senza fiato la risposta,
ha tra le dita il mio vaso più bello
- lo sto portando dalle parti mie,
son io, la tua memoria del presente,
nessun inganno, non ho mai mentito.
Sull'orologio ch'era alla parete
batterono le undici e tre quarti,
ed a quel suono svanì la mia visione.
Sulla mia scrivania piena di fogli
sparì come d'incanto il vaso greco,
era il ventiquattro di dicembre.
IL MIRACOLO
L'accompagni per la via
un bacio verso il cielo,
la guidi, la sostenga
e le infonda l'allegria.
A sera, quando è buio,
quando fonda è la notte
mi avvince nostalgia
e il ritmo si fa forte.
Il sonno arriva tardo
dai molto lenti passi,
nella mia mente scorrono
pensieri come massi.
Poi, do a Morfeo
le mie stanche membra
e sogno immenso bosco
con gnomi tutti d'ambra.
Domani, per fortuna, si ripete
il miracolo ch'è sempre attuale,
risentirò il sorridere
e risplenderà il sole.
Sogno e fantasia fanno navigare l'uomo in un mondo irreale, dove tutto si realizza in pochi istanti e, come in una favola, egli vive ciò che la realtà non potrà mai dargli. Casares così scriveva: "Pensai d'abbandonare il sogno e la fantasia, ma subito mi riacciuffarono."
LA JATTA
Comu nna puddastredda straviata
stanca, sfinuta e ccu l'ali caruti,
t'avvii a la to casa a gesti muti
mi dici ca ti senti strapazzata.
Fussi d'un criricci o facci di fata,
comu nna jatta c'avi setti viti
parri e dici lenti li battuti,
ma la to vuci è n'eterna cantata.
Ti mittissi 'mmrazza sta sirata,
p'annacariti tutta la vita,
ppi tuccariti sta facci di sita
e la vuccuzza tua 'ncuraddata.
Si la sorti stu jornu m'aiuta
e pozzu taliariti assupita,
sarà comu mirari all'insaputa
la cchiù bedda di tutta la stiddata.
L'occhi cchiù lucenti d'un fanali,
li capiddi, prigiata filigrana,
li labbra sunnu fatti d'un pitturi,
li manu toi, frutti di marturana.
Fantasia e sogno si sposano, un connubbio inscindibile, senza di essi non c'è poesia, non c'è arte, non c'è vita.
Se pensate che sia riuscito o meno a sviluppare il tema con i versi, se volete, un vostro commento. Grazie per l'attenzione.
Nessun commento:
Posta un commento