domenica 15 gennaio 2012

INSEGUIRE UN SOGNO... PARLARE D'AMORE... LUNEDI... POESIA!!!!

     Tutti inseguiamo i sogni, tutti lavoriamo di fantasia! L'uomo senza sogno e senza fantasia non può vivere! Realizzatone uno, ne insegue subito un'altro, ed il sogno, alimentato dalla fantasia, pian pianino si avvia verso la sua realizzazione, a volte, come d'incanto svanisce, senza lasciare segno e subito se ne cavalca un'altro.        
     Altre volte il sogno si infrange lasciano vuoti incolmabili e pene capaci di spegnere il sorriso. Anche l'amore è sogno? Cos'è l'amore? Ardua impresa dir cos'è! Definizioni? Un numero infinito, tante quanti sono i cioccolatini che abbiamo gustato nella vita. Ognuno di noi ha un suo postulato, lo immagina alla sua maniera, lo sogna e lo vive con unicità, ma esso cos'è? Forse, per cercare di definirlo sarebbe bene cominciare ad elencare cosa non è, probabilmente, per esclusione ci arriveremmo? Il dubbio è legittimo! Quando ognuno di noi con la propria cultura ne parla, usa terminologie che sembrano simili a quelle degli altri, ma si trova davanti una persona diversa da se e da tutti, che ha una cultura diversa, una sensibilità diversa, una intelligenza diversa, un raziocinio diverso, allora le parole che sembrano tutte uguali, sortite dagli involucri dei cioccolatini, assumono diversi significati, pur essendo esse sempre un melodioso canto che sgorga dal cuore palpitante dell'innamorato.
      Cantare un'amore è dar sfogo a tutta la fantasia che si possiede, esso è di per se bello, ma chi lo esterna ha bisogno di renderlo sublime, per far si che chi l'ascolta, abbia contezza del suo concetto d'infinito, deve stupire e, spesso, riesce a stupire anche se stesso.



D'IMPROVVISO...

Come d'incanto un sogno,
un desiderio mai nato,
un turbine alla mente
e un tuffo al cuore...
d'improvviso come folata
in giorno sereno.
Scemo che sono!...
Mai m'ero accorto
di avere ad un passo
la cosa più bella
da sempre sognata.
Cieco son stato,
con gli occhi di latta!
Un'anima enorme
e due grandi braccia
 capaci di darti la vita.
Un fascino colmo
 di ragioni sennate,
di grazia che avvampa,
di sentimenti maturi,
di scelte volute,
di attimi rari,
di voglie aberranti,
di sete d'amore,
di eccelsi pensieri...
La cosa più bella
è scoprire che esisti
e dividi il pensare
con la dea più ardita;
come vorrei rinascere ancora...
rinascere dentro di lei
e recuperare il tempo perduto!
Forse mi resta soltanto il sogno,
ma io non dispero.
Tanto, che importa se devo aspettare,
un solo mattino
di sole splendente
vale con lei una vita!
Mi manca, da farmi soffrire,
mi manca il suo tono argentino,
i gesti delle sue mani,
la sua intelligenza,
il suo fascino antico,
il suo fare aggraziato,
il suo odore che sa d'ogni fiore,
la sua cocciutaggine,
il suo lieve sorriso.
Come fiume in piena
ha attraversato la mia valle,
ha travolto ogni cosa
e mi ha fatto sognare.
Indomata puledra
ha scalpitato nel mio petto,
e mi ha tolto la pace.
Forse, ancora cent'anni,
forse, son mille e più,
ma io son felice per lei
e le voglio più bene.
Paletti? Quanti ne vuole!
Argini? Io son muratore!
Il pegno? La vita mia!
Domani? Sarò ancora a pensarla,
fino al cessar del cuore.
Se sull'Olimpo fossi a comandare
di lei farei un bruco variopinto,
l'attrezzerei con due grandi ali
per completare la sua libertà.




IL MIO BRUCO VARIOPINTO


Cosa c’è di più bello
di una notte di luna,
di un cielo ammantato di stelle,
del sorriso di un bimbo,
del volo di un uccello,
del rumore dell’acqua,
del canto del vento,
di una farfalla su un fiore,
di due libellule amanti,
del silenzio del deserto,
del profumo dell’erba,
del sole che sorge,
del rosso di un tramonto,
del germinare di un seme,
di due occhi lucenti…
Rimanere incantato
davanti ad un bruco variopinto
e godere del suo muoversi lento
su foglia di rosa scarlatta.
Ogni giorno a guardarlo
ed amarlo silente
per interminabili ore,
e sognare, sognare…
Poi, metter le ali e vederlo andar via
attratto da mille colori,
da un campo di grano,
da un prato disteso,
da mille lustrini…
Ed io che l’ho amato,
accarezzato con gli occhi,
costruito i miei sogni,
l’ho perso di vista,
s’è confuso tra i campi…
S’è portato via la speranza
e mi ha spento il sorriso.



Per gli amanti della poesia in vernacolo, volendo rimanere in tema.



... VULATI VERSI!...


Ti fermi o penna mia, nun vò cchiù scriviri,
la fogghia c'haiu davanti arresta bianca,
haiu tanta siti e nun mi va di viviri,
nun c'è cchiù forza 'nta sta manu stanca.

Si tu o menti mia ca stenti a cerniri
ti cerchi li paroli a destra e a manca,
sugnu siddiatu e vulissi fingiri,
mi trovu 'nta sta mauta comu tenca.

Di paruleddi ti vulissi inchiri
ccu lingua sciota, e ppi dilla franca,
stu ciriveddu lu vulissi munciri,
ma lu pinzeri è cumu un purci all'anca.

Ccu la me fantasia, rinesciu a vidiri
tutti li denti soi di pasta bianca
e sentu la so vuci e lu so ridiri,
mentri lu cori meu patisci e arranca.

Si fussi ventu mi mittissi a curriri
in cerca di la musa ca mi manca,
... vulati versi!... sinnò sbuttu a chianciri,
nun mi lassati affrittu 'nta sta conca.


         Non so se vi son piaciute, io ve li offro con amore, eventualmente perdonatemi!

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